Anna Politkovskaja e la Cina
Qui di seguito, un post letto su Internazionale on line.
Io sono sempre più scandalizzato. Nessuno, nessuno dei cosidetti politici italiani ha detto una parola su questa cosa. In Russia, paese "amico" non solo di Berlusconi, ma di tutto l'occidente, si uccidono impunemente giornalisti che non fanno altro che divulgare la verità. Questa è dittatura. E noi siamo "amici" di un dittatore. Se non vi scandalizza è giusto che almeno lo sappiate. E non fare finta che nessuno ve lo abbia mai detto.
Il 7 ottobre alle 16.20 la giornalista russa Anna Politkovskaja è stata uccisa con quattro colpi di pistola mentre rientrava nella sua casa di Mosca. È una notizia sconvolgente per molti aspetti.
In questi anni Internazionale ha sempre pubblicato gli articoli di Anna Politkovskaja sulla guerra di Cecenia e sulla Russia di Vladimir Putin. Li abbiamo letti noi per primi con interesse e ammirazione per una donna che faceva bene e con coraggio il suo lavoro. Senza fronzoli e personalismi ma con rigore e acume.
Il lavoro di Anna Politkovskaja era noto anche fuori dalla Russia. Lei viaggiava, incontrava altri giornalisti nel mondo, scriveva libri e le venivano assegnati dei premi. Non era una sconosciuta. Per questo è in qualche modo più grave e impressionante che sia stata colpita, anche se lei stessa aveva spesso denunciato di aver ricevuto aggressioni e minacce dalle istituzioni russe.
Non c'è timore di colpire anche chi è più esposto, più noto, se denuncia il buio in cui la Russia è entrata negli ultimi anni.
In Cina la situazione non è diversa. Sono molti i reporter che ogni giorno pagano con la vita la volontà di fare bene il loro lavoro, cioè raccontare quello che vedono con onestà e intelligenza. Il fatto è che non sappiamo ancora molto delle Anna Politkovskaja di Cina e il loro destino quasi sempre si compie senza che nessuno spenda una parola o una riga su uno dei nostri giornali.
Dobbiamo lavorare per saperne di più, per sapere i loro nomi, conoscere il loro lavoro, contattarli, farci raccontare da loro i paesi in cui vivono.